Nel solco delle parole di Anna, romanzi, racconti, discorsi, abbiamo deciso di far nascere un Centro Studi che promuova la conoscenza dei suoi scritti e della sua storia di impegno civile e democratico lungo tutto il Novecento.
Il Centro Studi si propone quale obiettivo la divulgazione, con ogni mezzo (internet, pubblicazioni, convegni, …), dell’opera letteraria, culturale, sociale e politica di Anna Seghers, eminente scrittrice tedesca, rendendo nel contempo noti, al di là di ogni mistificazione e revisionismo, i contesti storici in cui ha vissuto e operato, dalla Germania di Weimar all’esilio, al ritorno in Europa con il suo definitivo stabilirsi a Berlino, capitale della Repubblica Democratica Tedesca (DDR).
Il Centro Studi è nato da un’appassionante esperienza didattica compiuta dal direttore del Centro – Davide Rossi – come insegnante della classe 5.a C della scuola elementare di via Ariberto Milano (anno scolastico 2004/05). Con i suoi studenti, con la collaborazione della collega Manuela Cavadini, del regista Raffaele Bruno, e l’impareggiabile presenza e lo straordinario aiuto di tutti i genitori, si è realizzato uno spettacolo tratto dal racconto “La gita delle ragazze morte”. Andato in scena in un’unica rappresentazione il primo giugno 2005, 22° anniversario della scomparsa dell’autrice.
Il valore dell’esperienza democratica di Anna Seghers, la bellezza e la profondità delle pagine da lei scritte, ci hanno indotto ad avviare il progetto del Centro Studi che si prefigge l’obiettivo di far conoscere e amare le pagine di questa donna capace di attraversare con determinazione ed entusiasmo il ‘900.
Una giovane studentessa della quinta C – Matilde Scotti – a luglio ha visitato il Centro Studi di Berlino, sito in una piccola casetta che è stata la residenza della scrittrice. Matilde ha portato la voce del nostro progetto e ha raccolto l’affetto e l’entusiasmo degli amici berlinesi.
Abbiamo iniziato quindi un cammino, piccoli passi, grande volontà, nel solco dei nostri sogni, soprattutto quelli dei più giovani tra noi e della nostra giovinezza, quelli che, secondo Anna, siamo chiamati a rispettare.
Emilio Sabatino, vicedirettore
🙂
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