Nikolaj Tichonov
L’assedio di Leningrado
A cura di Davide Rossi
PGRECO
ELR
L’aggressione nazista all’Unione Sovietica scatenata con l’Operazione Barbarossa nel giugno 1941 si arena alle porte di Mosca, di Stalingrado e di Leningrado. In questa città dal settembre 1941 al gennaio 1944 si dispiega un terribile assedio. Dal maggio 1942 al maggio 1943, in tredici capitoli, uno per mese, si articola il periodo cruciale dell’assedio di Leningrado e proprio questo viene raccontato nelle pagine di un diario non personale, ma civico, pubblico, condiviso da Nikolaj Tichonov, in cui la cronaca degli avvenimenti prende corpo attraverso la narrazione di fatti concreti, episodi capaci di illuminare con profonda efficacia la situazione militare in corso e lo stato d’animo degli assediati, decidi a riorganizzarsi, reagire e vincere. A un secolo dalla Rivoluzione d’Ottobre questo romanzo è un documento prezioso per capire i valori e i sentimenti delle donne e degli uomini che quella nazione hanno edificato.
Nikolaj Tichonov (San Pietroburgo 1896 – Mosca 1979) Eroe del Lavoro Socialista, poeta e romanziere sovietico pluripremiato, è stato soldato dell’Armata Rossa e giornalista. Dal 1944 al 1946 è presidente dell’Unione degli Artisti e degli Scrittori dell’Unione Sovietica. Corrispondente della “Leningradskaja Pravda” in Spagna nel corso della guerra civile, è tra i responsabili politici della difesa di Leningrado lungo tutti gli anni dell’assedio, impegnato in azioni militari contro i finlandesi alleati dei nazifascisti. Del 1943 è il romanzo “L’assedio di Leningrado”. Dal 1949 è il presidente del comitato sovietico del Movimento Mondiale per la Pace e in ragione di questo incarico viaggia in Europa e in Asia, nel dopoguerra è a lungo deputato al Soviet Supremo, nel 1957 scrive “Vamberi”, romanzo dedicato ai viaggi in Asia Centrale dell’etnografo e linguista ungherese Arminij Vamberi, nel 1968 l’ultimo romanzo “Sei colonne”.
da aprile 2018 nelle librerie e in vendina on line