Kim Il Sung
Corea fortezza inespugnabile
a cura di Davide Rossi
PGRECO
Leggere alcune pagine di Kim Il Sung e dell’elaborazione teorica, politica e pratica dell’ideologia Juche può permettere di comprendere le ragioni e le scelte di una piccola nazione socialista che con coraggio da settant’anni resiste all’imperialismo e costruisce, con tutti gli inevitabili limiti e le conseguenti forzature, una società orientata al valore – mai disprezzabile – dell’eguaglianza. Scrive Kim Il Sung: “tre sono i principi fondamentali dell’Idea Juche: essere indipendenti in politica, fare fronte a tutte le esigenze economiche con i propri mezzi ed essere in grado di assicurare la propria difesa nazionale.” I testi qui proposti – elaborati negli anni ’70 – tracciano con chiarezza i riferimenti ideologici e marxisti del politico coreano, in un quadro di solidarietà internazionale riaffermato dai testi che aprono questo libro, uno dedicato al primo anniversario della scomparsa di Ernesto Che Guevara, il secondo, del 1975, relativo a una visita di stato di Kim Il Sung in Cina. Solidarietà internazionale e indipendenza sono i sentimenti che fanno ancora oggi della Corea Popolare una fortezza inespugnabile.
Kim Il Sung (1912 – 1994) dirigente politico, guida fin da giovane la Resistenza contro l’occupazione giapponese della Corea, organizza il movimento comunista di Liberazione nazionale durante il secondo conflitto mondiale e al termine della guerra è il fondatore della Corea Popolare. Da capo di stato affronta prima l’aggressione statunitense (1950 – 1953) e poi il difficile cammino della ricostruzione, mantenendo rapporti amichevoli con tutti i paesi socialisti dall’Unione Sovietica alla Cina, alla Jugoslavia di Tito. Nel quadro del movimento socialista internazionale elabora il pensiero Juche, sviluppo creativo della teoria marxista, chiamato a valorizzare le specificità culturali coreane.
Da ottobre 2017 in libreria.