Willi Bredel
La prova
1933 – il primo romanzo sui campi di concentramento nazisti
A cura di DAVIDE ROSSI
PGRECO
Quest’opera è il primo romanzo – pubblicato a Londra nel 1934 – a raccontare la brutalità e l’abominio dei campi di concentramento, che i nazisti aprono e rendono immediatamente operativi appena prendono il potere. I primi internati sono i loro maggiori avversari politici, i comunisti della KPD. Bredel è internato nel campo di Fuhlsbüttel, nei pressi di Amburgo, operativo del marzo 1933.
“La prova” in un decennio è tradotta in diciassette lingue, già nel 1945 sono oltre un milione le copie pubblicate in ogni parte del mondo.
Protagonisti del romanzo, che racconta la detenzione, la tortura e in molti casi la morte di attivisti e di dirigenti della KPD, sono Walter Kreibel, nel quale in parte si rispecchia l’autore, e il deputato Heinrich Torsten, nelle pagine è presente anche il noto giornalista socialdemocratico ed ebreo Fritz Solmitz, direttore prima dell’avvento della barbarie del “Lübecker Volksboten”.
Willi Bredel (Amburgo 1901 – Berlino capitale della DDR 1964), già garzone e manovale, a quindici anni è operaio nei cantieri navali della sua città. Aderisce alla Gioventù Operaia Socialista e passa con gli Spartachisti appena Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht danno vita al movimento che si richiama alla Rivoluzione d’Ottobre. Nel 1919 aderisce alla KPD, il Partito Comunista di Germania. Nell’ottobre 1923 prende parte al tentativo rivoluzionario di Amburgo e viene arrestato, amnistiato nel 1925, vive di lavori salutari e prosegue gli studi da autodidatta. Diventato giornalista, nel 1928 è direttore della “Hamburger Volkszeitung”, il “Quotidiano del Popolo di Amburgo”. I suoi articoli militanti lo pongono in contrasto con il governo socialdemocratico e nel 1930 è di nuovo condannato a due anni di reclusione. In carcere scrive i suoi primi romanzi, “Maschinenfabrik” nel 1930 e “Rosenhofstrasse” nel 1931. All’avvento del nazismo nel 1933 è arrestato e trasferito nel campo di concentramento di Fuhlsbüttel, da cui riesce a scappare, raggiungendo Mosca. A Londra esce in lingua inglese il suo romanzo “La prova”, il terribile e drammatico racconto del sistema concentrazionario, in dieci anni il libro è editato in oltre un milione di copie e in diciassette lingue.
Nel 1937-1938 Bredel è combattente in Spagna, come commissario politico del Battaglione “Thälmann”. Nel 1939 torna a Mosca e nell’inverno 1942 – 1943 è sul fronte di Stalingrado. Tra i fondatori della DDR nel 1949, dal 1954 nel Comitato Centrale della SED, nel 1962 diventa per due anni presidente dell’Accademia delle Arti.
Tra le sue opere del 1939 “Incontro sull’Ebro – Note di un Commissario politico”, del 1954 “Dall’Ebro al Volga” e la trilogia “Padri” del 1941, “Figli” del 1949 e “Nipoti” del 1953.
Da aprile 2017 in libreria.