Solidarietà a Mario Cerne
e proposta della creazione di un museo Umberto Saba
In questi giorni si è scatenata contro Mario Cerne una spiacevolissima campagna, a cui tuttavia molti hanno già risposto.
Per parte mia sottoscrivo ogni parola dell’intervento di Gabriele Pastrello, pubblicato da “Il Piccolo”.
Da costante frequentatore della città e parte di talune sue importanti istituzioni progressive, come l’ANPI-VZPI cittadina, a cui mi onoro di essere iscritto, nonché estimatore di Umberto Saba mi permetto alcune considerazioni.
La memoria sabiana è quanto mai accidentata nella città tergestina.
Devo constatare che nel 2007 solo noi del Centro Studi, ed io in prima persona insieme a Mario Cerne, ne abbiamo onorato in agosto il 50° della scomparsa e nel marzo del 2013 ancora Mario ed io, presso la Libreria, abbiamo fatto memoria del 130° della nascita del poeta, impreziosendola con una pubblicazione su Saba da me curata per la casa editrice Mimesis, forse la sola recente pubblicazione che affronti la vita e l’opera del poeta, ahimè trascurato anche fuori da Trieste.
La Libreria Saba da anni è tenuta aperta per la volontà, direi per l’amore, di Mario Cerne, il quale, sottraendo tempo alla famiglia, per tutti doverosamente meritato nel tempo della canutezza, per quanto in lui solo incipiente, apre quotidianamente quel luogo inestimabile di storia e memoria, regalandolo a visitatori, storici, curiosi, scolaresche e turisti.
La Libreria Saba non è più e mai più sarà un luogo in cui accumulare utili economici.
Oltrepassando la modestia e la disponibilità di Mario Cerne, sono dell’idea, sebbene lui mai me ne abbia fatto cenno, che l’apertura della libreria pesi su di lui non solo per la fatica fisica, ma anche economicamente. Senza la sua generosità, senza dubbio umana, ma anche economica, la libreria sarebbe da anni chiusa e dimenticata.
Credo allora che sia tempo che coloro che la giudicano un patrimonio inestimabile di Trieste e della cultura italiana si assumano la responsabilità di sollecitare le istituzioni perché la trasformazione in museo della libreria possa compiersi al più presto, sancendo quel passaggio da luogo di lavoro di Umberto Saba, poi Carlo e Mario Cerne, a spazio culturale per ogni estimatore della poesia sabiana.
Con questo spirito e questa intenzione avanzo, insieme all’amico Sergio Mauri che rappresenta il Centro Studi nella città giuliana, la proposta di realizzazione di un Museo Umberto Saba.
La nostra è solo una proposta. Emendabile e modificabile. L’importante è che il Museo Saba nasca al più presto nel “piccolo di antichi libri raro negozietto”.
20 settembre ’14
Davide Rossi
Direttore Centro Studi “Anna Seghers”
Iniziativa per la creazione di comitato promotore per la creazione del
Museo Umberto Saba
Premessa
L’importanza di Umberto Saba, quale intellettuale e letterato di Trieste e narratore per oltre mezzo secolo della città attraverso i versi del “Canzoniere” è enorme e universalmente riconosciuta. È il “Canzoniere” un vero e proprio romanzo storico in forma poetica. Testimone di Trieste in tutte le sue trasformazioni, da Asburgica fino ad essere parte della Repubblica Italiana, nel 1954, ha radicato nella sua produzione letteraria una costante passione per la città giuliana, sua città natale.
Per queste e per molte altre ragioni, che sarebbe lungo elencare, riteniamo che sia necessario e imprescindibile iniziare il confronto e la riflessione per arrivare, in tempi non lunghi, alla costituzione di un Museo dedicato a Umberto Saba. Sarebbe un fondamentale punto di partenza per quella valorizzazione che prenderebbe corpo attraverso la costruzione di una presenza quotidiana implementata da una serie di eventi dedicati alla figura del poeta e più generalmente culturali, in modo da diffonderne ed approfondirne la conoscenza.
Il luogo dove organizzare tale Museo sarebbe evidentemente identificato nella Libreria Saba, tutt’oggi sita nella sua sede storica di va San Nicolò 30/B.
I soggetti coinvolti
Prima di tutto sarà necessario coinvolgere Mario Cerne, memoria storica vivente e ancor oggi baluardo e paladino di una autentica memoria sabiana.
Al momento il Centro Studi “Anna Seghers” diretto dal professor Davide Rossi e rappresentato in Trieste dal collaboratore del Centro Studi Sergio Mauri ha offerto la massima disponibilità.
Si ricorda che nel 2013 è stato editato da Mimesis un libro curato dal professor Davide Rossi dedicato alla poetica e alla vita del grande triestino, piccolo libro che per la prima volta riporterà le tre versioni della più celebre poesia dello scrittore: “Trieste”.
Si cercano ovviamente altre collaborazioni culturali con enti e associazioni del territorio, dialoghi in questo senso verranno avviati nei prossimi tempi.
Ovviamente il Centro Studi offre una disponibilità organizzativa e culturale, ma non ha alcuna disponibilità economica.
È intenzione, laddove condivisa, di avviare la creazione di un Centro Studi “Umberto Saba”, chiamato a gestire e coordinare le attività del Museo Umberto Saba, il quale dovrebbe fungere anche come centro culturale, come polo cittadino di moltiplicazione di idee e di scambi culturali.
Finalità dell’azione
La prima finalità è quella di far conoscere e mantenere viva la figura di Umberto Saba, sia attraverso l’apertura quotidiana del Museo, sia attraverso l’organizzazione periodica di eventi, rivolti a studenti, studiosi e appassionati, nonché istituzioni scolastiche, centri studi e di ricerca, fino alla cittadinanza tutta, immaginando anche un eventuale coinvolgimento della comunità ebraica triestina, titolare dei locali, nonché di quella slovena. Ciò comporterebbe un vantaggio competitivo per la città, attirando viaggiatori e turisti culturali, con una ricaduta economica che – nel tempo – potrebbe alleviare, almeno un poco, l’attuale crisi del settore. Per i triestini stessi, oltre che per gli studenti della città, sarebbe un ulteriore motivo per frequentare i luoghi sabiani, oggi abbastanza trascurati dalla cittadinanza.
Tempi, costi, risorse e sostenibilità
La tempistica per la realizzazione del progetto dipende dalla risoluzione di ipotesi e variabili diverse, a cominciare da un accordo con Mario Cerne, attuale gestore della sede dove dovrebbe insediarsi il Museo, sui tempi della cessione dell’attività, coinvolgendolo nel progetto e offrendogli la presidenza del Museo. In seguito alla cessione andrà organizzata una considerevole ristrutturazione del locale, da mettere a norma con le leggi vigenti e trasformandolo in un luogo di capacità ricettiva per un pubblico di almeno venti posti a sedere, il quale, pur mantenendo e rispettando l’impianto originario di libreria, permetta un agevole movimento al suo interno.
I tempi di realizzazione non saranno certo brevi, ma occorre al più presto avviare il progetto. Pur riconoscendo che tale iniziativa può appoggiarsi a sostegni filantropici, è del tutto evidente che un’attività culturale di questo tipo non può in alcun modo appoggiarsi sui biglietti di accesso al museo, che garantirebbero, nelle proiezioni più favorevoli, non più di duemila euro annui. In egual modo si dovrebbe sondare la possibilità che la comunità ebraica riconoscesse la gratuità dell’utilizzo dei locali, che ad oggi hanno un affitto di euro mille mensili.
Disponibili per ogni ulteriore e necessario chiarimento, restiamo a disposizione di chiunque voglia collaborare nell’ideazione di un percorso che sortisca la nascita di un Museo Umberto Saba nei locali storici della libreria.
Milano – Trieste, 25 agosto 2014 / 57° anniversario della scomparsa di Umberto Saba
Davide Rossi
Direttore Centro Studi “Anna Seghers”
annaseghers@libero.it
Sergio Mauri
Rappresentate Centro Studi “Anna Seghers” in Trieste