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Importante edizione del MFF, molti i film rimarcabili: “Il tempo è domani” di Shane Bissett è una storia ambientata a Filadelfia, a un giorno dalla fine. Stacey e Parker, si ritrovano il 20 dicembre 2012, il giorno prcedente quello che secondo la profezia Maya segna la fine del mondo. Un film apparentemente semplice che insegue la verità “nell’improvvisazione”, in cui nulla è lasciato al caso, né i dialoghi alla banalità.

In “Le leggi da queste parti”, di “Ra’anan Alexandrovicz si indaga l’occupazione della Palestina e gli illegittimi tribunali israeliani. Il film in un certo senso processa, i magistrati militari attraverso cui questo sistema è stato istituzionalizzato: occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, imposizione da parte dell’esercito israeliano di leggi, istituzione di tribunali, che hanno condannato e incarcerato centinaia di migliaia di palestinesi, e permesso a mezzo milione di coloni a stabilirsi nei territori occupati

Quello di finire in un bordello a Istanbul, come in Grecia, in Italia o a Dubai. È questo il destino cui la regista Mimi Chakarova, fotogiornalista di origine bulgara, è sfuggita grazie alla madre, che con l’emigrazione, l’ha strappata all’inevitabile. Con la fine dell’URSS, l’est Europa si è ritrovata in balia di spinte iperliberiste, improvvisamente. “Il prezzo del sesso” è un film sul commercio sessuale, dove le donne della generazione della regista sono rimaste senza reti, nella povertà, vittime degli abusi, della mancanza di accesso alla giustizia. Ci sono tutti in questa inchiesta giornalistica durata sette anni: i clienti, i protettori, gli intermediari, i complici e soprattutto le vittime, le ragazze. E le connessioni tra i loro paesi d’origine e i paesi di destinazione, a Est come a Ovest, dove sono costrette a prostituirsi.

Raphaël Siboni, ha intercettato i backstage di HPG e ne è risultato un “Non c’è rapporto sessuale”, film sul porno totalmente originale, forse inclassificabile, dove si penetra dall’interno un mondo che così mostra la sua terza dimensione. Ci sono i tempi morti e i trucchi, il godimento, la noia, la professionalità. È il mondo di chi il porno lo fa e non lo guarda, fatto di corpi che, al di là di ogni finzione, sudano sul serio. Il film è anche un’indagine sulla pornografia di oggi, on demand, non un film intero, ma una serie di scene catalogate per generi, sottogruppi e categorie. (MRdC)

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