Editato da Alea (Milano) il nuovo libro del direttore del Centro Studi Davide Rossi: “Anna Seghers e l’uguaglianza”, la prima pubblicazione di questo anno seghersiano. Nel libro il direttore del Centro Studi riflette, ripercorrendo le pagine conclusive del romanzo “Il ristabilimento della schiavitù in Guadalupa” il rapporto, in particolare nei giovani, tra giustizia, uguaglianza e libertà. Riportiamo di seguito l’introduzione del vice–direttore Emilio Sabatino.
Ancora una volta il Centro Studi “Anna Seghers” riesce a promuovere una piccola ma significativa pubblicazione, partendo dalle riflessioni del nostro direttore Davide Rossi che con passione si immerge nelle pagine del romanzo della scrittrice tedesca dedicato al Ristabilimento della schiavitù in Guadalupa.
Il tema dell’uguaglianza è assolutamente attuale. Oggi non esiste più lo schiavismo dell’epoca coloniale, ma persistono e sono praticate forme di sfruttamento e di dipendenza, di assoggettamento totale degli esseri umani. È di fatto una nuova forma di schiavismo.
Il mondo di oggi ci svela, sotto ogni latitudine, la violenza di contraddizioni e di ingiustizie che l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e le associazioni che cercano di far rispettare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo documentano e denunciano.
Anna Seghers percorre allora con questo suo scritto del ‘52 i sentieri profondi dell’animo umano, cercando di svelare i meccanismi che in ogni epoca sono capaci di realizzare la prevaricazione, ma anche quelli opposti, pronti a riaffermare l’uguaglianza e la solidarietà.
La sensibilità dei ragazzi può mostrarsi più forte, in essa confida Anna Seghers. È il suo un convincimento che si rinnova sempre, perché il fremito che attraversa il ragazzo del racconto, in quella lontana epoca napoleonica, è lo stesso dei giovani tedeschi impegnati nella costruzione di una Germania Democratica nel 1952 e li accomuna alle ragazze e ai ragazzi di oggi che lottano e manifestano nelle piazze e nelle strade del mondo per un mondo più giusto, più equo, più solidale.
Copia della pubblicazione può essere richiesta al Centro Studi per mail, accordandosi sulle modalità di spedizione e di pagamento.