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Lunedì 19 novembre ’07, nell’anniversario della nascita (1900) di Anna Seghers si apre l’ “anno seghersiano”, che si protrarrà sino al novembre 2008 e avrà il suo momento più importante a Berlino domenica 1° giugno 2008, 25° anniversario della sua scomparsa (1983).
Il Centro Studi Anna Seghers (www.annaseghers.it), è impegnato, come sempre, in più direzioni.
Stiamo infatti preparando la prima edizione italiana del resoconto del viaggio in Cina realizzato dalla scrittrice nel 1951, nel solco dei suoi studi sinologici e del suo impegno nel movimento mondiale per la pace.

È stato appena editato: “Anna Seghers e l’uguaglianza” riflessione sul tema della giustizia e del rispetto tra tutti i popoli, nato da una riflessione sul libro “Il ristabilimento della schiavitù in Guadalupa” condotta dal nostro direttore Davide Rossi, il quale sta portando a termine anche un pubblicazione dal titolo: “L’Ungheria tra poesia e rivoluzione”, percorso storico attraverso i versi, da Petofi a Jòzsef, passando per Ady, temi cari all’autrice, sposa di un giovane rivoluzionario della Repubblica magiara dei Consigli: Laszlo Radvànyi.
Quindi, sempre volonterosi nel promuovere nuove energie, nuove e giovanissime voci, il centro curerà la prima edizione delle raccolte poetiche di due studenti esordienti: la milanese Matilde Scotti e lo svizzero Mario Metzler.
Tutte le pubblicazioni sono curate e prodotte dal Centro Studi in collaborazione con Alea edizioni.
In vista del 1° giugno si sta organizzando e definendo il programma per un viaggio che permetta agli aderenti del Centro Studi, come pure a studenti, docenti e cittadini che possano essere interessati, di conoscere i luoghi storici più significativi della città di Berlino e partecipare alla commemorazione ufficiale promossa dalla locale Fondazione Seghers.
È in fase di studio infine un convegno internazionale, che si svolgerà in primavera, probabilmente in due sessioni, una nel Ticino svizzero ed una a Trieste. Il convegno intende valorizzare la conoscenza e la lettura di Anna Seghers, la cui opera, dai più celebri romanzi come “Transito”, “La settima croce”, “I morti restano giovani”, ai tanti racconti, rappresenta uno dei più significativi e stimolanti patrimoni della letteratura europea del Novecento.

Il vice direttore del Centro Studi:
Emilio Sabatino

Milano, 14 novembre ’07

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